Molino Sima è una delle aziende di eccellenza della Food Valley Emilia-Romagna che questa settimana sono in visita in Giappone in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo.
“Il nostro mulino ha sempre avuto una vocazione internazionale - commenta Giuseppe Ciani, Direttore del Molino Sima - qui in Giappone ci presentiamo un paese con una profonda tradizione e cultura agroalimentare come un parte importante di sistema, quello dell’Emilia-Romagna, che sa proporre cibo ad alta qualità, sano, sostenibile e sicuro”. Infatti ad oggi l’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per export verso il Giappone, con una quota del 23,4% e oltre 1.800 imprese esportatrici su un totale nazionale che ammonta a circa 8 miliardi di euro.
Tra i temi principali toccati durante gli incontri svolti in numerose metropoli giapponesi, da Tokyo a Osaka, si è molto parlato di biologico, di cooperazione, grazie anche alla presenza di Legacoop Emilia-Romagna. Un modo di fare impresa che può “contribuire a promuovere uno sviluppo a misura d’uomo, responsabile nei confronti dell’ambiente della collettività, ispirato a principi di mutualità e solidarietà”.
Una missione istituzionale, organizzata dalla Regione con la presenza del presidente Stefano Bonaccini e dell’assessore regionale all'agricoltura e all’agroalimentare Alessio Mammi che spiega:
Abbiamo bisogno di rendere più forte il concetto del cibo come valore economico e culturale che esprime una propria identità, con la sua anima e la sua storia, e come sono le nostre Dop e Igp. Per noi resta centrale la promozione. L’opportunità di far diventare la Cucina Italiana Patrimonio Unesco è altro tassello importante a garanzia delle attività di promozione e conoscenza culturale che l’Emilia-Romagna porta nel mondo.
